“Non far caso a me. Io vengo da un altro pianeta. Io ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini.” Frida Kahlo
Una vita difficile, tortuosa, dolorosa, che Frida ha reso coraggiosamente straordinaria. Il desiderio è rendere omaggio all’artista, alla sua passionalità, al suo saper affrontare gli ostacoli della vita. Una grave malattia fin da piccola e un terribile incidente quand’era ancora adolescente la costringeranno a letto per mesi e le causeranno continui dolori e ricoveri. La sua forza unica la porterà a dipingere, ad affrontare la malattia armata di tela e pennello. Sfiderà la moda e le convenzioni, metterà a nudo l’ipocrisia di una classe sociale, libererà tutta se stessa, esprimerà fino in fondo il dramma e l’originalità attraverso la sua arte, che così tanto raccoglie i colori della sua terra, che così tanto esprime il suo animo da abbracciare surrealismo ed arte mesoamericana.
La sua opera è talmente verace e cruda da parlarci spietatamente anche oggi, e Frida è diventata simbolo, quasi brand, di una nazione, simbolo di movimenti sull’identità di genere, simbolo di libertà.
Frida libera se stessa.
Donna tradita libera il suo desiderio d’amore “ti meriti un amore che ti voglia spettinata”.
Donna mutilata libera il suo corpo “piedi, perché li voglio se ho le ali per volare”.
Donna sfidata dalla pelona (la morte) autografa la sua ultima opera celebrando ancora una volta la gioia di vivere “viva la vida”.